6.4.06

La Pastiera tra storia e leggenda

E' il mito della sirena Partenope ed il suo canto in onore della popolazione che viveva nel golfo che ci ricorda la pastiera, e cosi' gli abitanti vollero renderle omaggio regalandole i doni della loro fertile terra:
la farina, forza e ricchezza della locale campagna;
la ricotta, omaggio dei pastori e delle pecore;
le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova;
il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura;
l'acqua di fiori d'arancio, perché anche i profumi della terra potessero onorarla;
le spezie, a simboleggiare le popolazioni più lontane del mondo;
ed infine lo zucchero, per esprimere l'ineffabile dolcezza elargita dal suo gorgheggiare, in cielo, in terra, ed in tutto l'universo.
La sirena, felice per tanti doni, si inabissò per far ritorno nel suo regno e cosi' depose le preziose offerte ai piedi degli dei. Questi, estasiati dal soavissimo canto li riunirono e li mescolarono con ingegnosità, trasformandoli nella prima Pastiera che oltrepassava in dolcezza e bonta' il canto della stessa Partenope.
Nella Gatta Cenerentola la nota fiaba di Giovan Battista Basile, portata sulle scene dal Maestro de Simone, le pastiere, unitamente ad i casatielli vengono mezionate nelle prelibatezze che allietano il pranzo finale.
Tra i tanti aneddoti che si raccontano sulla pastiera, vi e' quello che vede protagonista il re Ferdinando II di Borbone noto burlone che aveva sposato Maria Teresa d'Austria, che gli stessi sudditi avevano soprannominato la regina che non sorride mai, dato il suo carattere rigido ed inflessibile.
Un giorno Maria Teresa cedendo alle insistenze di Ferdinando assaggio' una fettina di pastiera e non pote' fare a meno di sorridere e pare che in quella occasione il re abbia detto: - per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera, ora dovro' aspettare la prossima Pasqua, per vederla sorridere nuovamente.
In tempi remoti la pastiera veniva preparata solo in occasione della ricorrenza pasquale, ora e' facile trovarla tutto l'anno entrata anche essa a far parte delle tradizionali delizie della pasticceria napoletana come' il baba' e la sfogliatella.
Il gusto e' sempre diverso, ed ogni famiglia e' depositaria e custode del suo segreto:
Dall'aggiunta di crema pasticciera nella costiera sorrentina, a quella di riso nel beneventano, a quella con i tagliolini tipica delle zone vesuviane, e per i piu' golosi si aggiunge anche del cioccolato.

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