26.9.05

L'associazione culturale Cypraea con la collaborazione dell’ UNHCR ONU, ha organizzato l’incontro con Fakhra Younas nelle suggestive sale dell'Hotel Imperial Tramontano di Sorrento
All’
Imperial Hotel Tramontano di Sorrento, messo gentilmente a disposizione dalla famiglia Iaccarino, l’Associazione Culturale Cypraea con la collaborazione dell’ UNHCR ONU, ha organizzato l’incontro con Fakhra Younas, giovane donna pakistana, vittima dell’acido muriatico, protagonista e coautrice della giornalista Elena Doni del libro denuncia” Il volto cancellato” edito dalla Mondadori. Tale incontro rientra nell’ambito di “Invito alla lettura”,
una delle più interessanti iniziative promosse dalla
Cypraea voluta da Cecilia Coppola perché come afferma “ I giovani incontrano gli autori dei libri scelti e letti in piena autonomia, in un confronto diretto e una sequenza di domande che portano alla scoperta del mondo dello scrittore e ne evidenziano il pensiero, le emozioni e il percorso letterario. Il libro offre una doppia possibilità creare una rete di relazioni fra loro che porta alla “ cattura” dell’autore con cui si incontrano, discutono, si coinvolgono e diventano amici”.
Erano presenti il sindaco della città Marco Fiorentino, l’Assessore alla Università e Ricerca Scientifica Teresa Armato della Regione Campania , l’Assessore Gaetano Milano,
Cecilia Coppola, presidente Cypraea., Laura Boldrini, portavoce per l’Italia dell’Alto Commissariato per i rifugiati ONU , Valerio Cervelli professore di chirurgia plastica dell’Università di Tor Vergata di Roma che sta ricostruendo il volto di Fakhra, ha coordinato il giornalista Antonello Velardi. I vari interventi hanno ripercorso la storia di Fakhra ,sottolineando il coraggio di questa donna che fin da bambina ha dovuto fronteggiare situazioni difficilissime:la povertà, l droga, la violenza sono state realtà a cui ha tentato di sottrarsi in tenera età, al pari di altre giovani pakistane , diventando ballerina e finendo inevitabilmente alla mercé degli uomini.Fakhra ha lottato contro il suo destino di ragazza povera nell’unico modo a lei consentito, poi, dopo che il marito geloso le ha strappato per sempre il suo splendido volto, sfigurandola con l’acido, ha combattuto eroicamente per vivere e per denunciare la triste condizione delle donne del Pakistan e non solo, diventando il simbolo di tutte coloro che sono “ vittime della prepotenza degli uomini”.
Tamara Esposito, Paola Caciolli, Angela Russo e Fausta Cinque, portavoce del gruppo Giovane Cypraea, hanno commentato e rivolto varie domande a Fakhra che ha subito conquistato la platea con il suo fascino, che si rivelava dal volto, che anche se ancora in “restauro” così come ha spiegato il professor Cervelli, è bellissima ed èstraordinariamente donna: la sua energia interiore, maturata in anni di sofferenze inaudite, la sua ironia, il suo coraggio e le sue parole semplici ,ma pregnanti di significato, hanno fatto breccia sul cuore dei presenti, trionfando su tutto. “A lei va il nostro ringraziamento – afferma Tamara - perché ci ha insegnato a guardare la vita come un dono prezioso da difendere e non lasciate spazio alla disperazione. Questo è il messaggio che Fakhra lascia al figlio, il piccolo Nauman e a tutti noi: un messaggio che parla di dignità e speranza, un invito al rispetto “ per ogni piccola creatura”.

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